Approfondimenti scientifici

ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO

(fegato, colecisti, pancreas, milza, reni, surreni, vescica, prostata, vescicole seminali, utero, ovaie)


L’ecografia all’addome completo, un’indagine che analizza tutti gli organi presenti all’interno dell’addome.

L’ecografia all’addome completo può essere effettuata sia per prevenzione che a seguito dell’insorgenza di particolari sintomi, quali dolori addominali, febbre, ittero, ematuria, stranguria, nicturia.

L’ecografia all’addome completo può essere prescritta anche in presenza di alterazioni EMATOLOGICI come l’aumento delle transaminasi, del colesterolo e dei trigliceridi, alterazione dei marcatori oncologici, dell’emocromo e dei marcatori virali.

Ai pazienti affetti da epatopatie, nefropatie, tumori e splenomegalie è suggerito, ciclicamente, ripetere l’esame ecografico all’addome completo.

L’ecografia all’addome è un esame che dà ottimi risultati se effettuato con apparecchiature moderne e all’avanguardia e se il medico che la effettua abbia una chiara e comprovata esperienza.

Infine, è bene sapere che l’ecografia all’addome completo va effettuata dopo un periodo di digiuno di almeno 6 ore ed occorre bere due litri di acqua 60 minuti prima dell’esame.”


ECOGRAFIA ADDOME SUPERIORE

(fegato, colecisti, pancreas, milza, reni, surreni)


Per l’ecografia dell’addome superiore con cui si esplorano fegato, colecisti, pancreas, milza, reni, surreni, vasi sanguigni, l’aorta ed eventuali linfonodi ingrossati occorre prepararsi con un’alimentazione adeguata.

Nei tre giorni precedenti, per eliminare l’aria presente nell’intestino, si possono utilizzare tisane reperibili in farmacia oppure pastiglie di carbone vegetale da assumere dopo i due pasti principali.

Contemporaneamente, o almeno il giorno precedente l’esame, occorre evitare pasta, frutta, verdura, legumi, cereali, latte, succhi di frutta, bevande gassate.

In generale vanno ridotti al minimo i grassi, assumendo solo un brodo vegetale leggero, pesce bollito o carni magre (vitello, pollo, tacchino) cotte senza aggiunta di condimento. Se l’esame è nel pomeriggio è possibile fare in mattinata una colazione leggera, con tè zuccherato e qualche fetta biscottata (Assolutamente no latte o caffè), ma è necessario mantenere l’assoluto digiuno nelle sei ore precedenti l’esame.


ECOGRAFIA ADDOME INFERIORE

(vescicole seminali, utero, ovaie)


Per l’ecografia dell’addome inferiore (o ecografia pelvica) si esplora il basso ventre, e quindi nell’uomo vengono visualizzati la vescica, la prostata, le vescichette seminali mentre per la donna vengono esplorati la vescica, l’utero, le ovaie .

Per fare questo esame è necessario bere due litri di acqua 60 minuti prima dell’esame, per avere la vescica piena.

ECOGRAFIA DEL COLLO (ghiandole salivari, tiroide, linfonodi)


L’ecografia del collo è uno dei più diffusi esami per lo studio fisio-patologico della tiroide.

E’ un’indagine che fornisce risultati eccellenti ed è stato stimato che, a seguito di ecografia del collo, in circa il 50% dei pazienti si è riscontrata la presenza di noduli tiroidei.

L’esame si effettua utilizzando gli ultrasuoni emessi da una sonda ad una frequenza compresa tra 7,5 e 13 Mhz.

L’ecografia della tiroide viene prescritta a soggetti che presentano forme di ipotiroidismo o ipertiroidismo, difficoltà nella deglutizione (disfagia), disturbi nel tono della voce (disfonia), che lamentano la sensazione di presenza di corpi estranei in corrispondenza del collo o che presentano una massa palpabile nella parte anteriore del collo.

Il professionista che esegue l’ecografia alla tiroide valuta i diametri dei lobi e dell’istmo della tiroide, calcolando il volume tiroideo; il livello di ecogenicità della ghiandola, che può risultare inferiore (ipoecogena), pari (isoecogena) o superiore (iperecogena) rispetto alle ghiandole sottomandibolari.

Con l’esame ecografico si verifica, inoltre, la presenza di lesioni nodulari, di deviazione della trachea e di linfonodi ingrossati nella sede cervicale.

Applicando il color doppler, infine, è possibile valutare il livello di vascolarizzazione intraparenchimale.

L’analisi comparata dei parametri emersi a seguito di ecografia della tiroide consente allo specialista di diagnosticare forme di tiroidite, la presenza di noduli alla tiroide o il gozzo diffuso senza noduli.

Nei pazienti che presentano piccole lesioni, la sonda dell’ecografo può essere utilizzata per procedere all’ago aspirato della tiroide.



ECOGRAFIA  TESSUTI SUPERFICIALI (cute e sottocute)


A consentire l’ecografia a cute e sottocute è stata l’introduzione, nel settore ecografico, di sonde ad alta frequenza, che trasmettono immagini ad alta risoluzione che consentono di leggere i tre strati che formano la cute: l’epidermide, il derma ed il tessuto sottocutaneo.

I tre strati hanno spessori differenti che variano a seconda della parte del corpo che si va ad analizzare, all’età, alla costituzione fisica e al sesso della persona.

Rispetto agli altri settori specialistici, in dermatologia l’ecografia riveste un ruolo fondamentale per la stadiazione locale e il follow up dei tumori, per la diagnosi di malattie focali e diffuse e per il follow up di patologie diffuse.

Tra le malattie focali le più diffuse sono gli ascessi e le cisti, ma appartengono a tale categoria anche i tumori benigni e quelli maligni, tra cui gli epiteliomi ed i melanomi.

L’ecografia dei tessuti superficiali è assai importante per valutare in maniera precisa la dimensione della lesione, la sua profondità ed il legame con i vasi sanguigni in modo da consentire al chirurgo un intervento quanto più efficace possibile.

Nei soggetti affetti da tumori maligni, inoltre, attraverso l’ecografia si verifica, a seguito di intervento chirurgico, l’eventuale ricomparsa di forme tumorali.

Tra le patologie diffuse della cute che possono ottenere giovamento da un esame ecografico ci sono la psoriasi e la sclerodermia.

Con l’ecografia si studia l’andamento della malattia e, dunque, si può adeguare la migliore terapia possibile.

ECOGRAFIA PEDIATRICA (Anca neonatale – Reni e vie urinarie – Altri distretti)


Presso il nostro centro si effettuano ecografie pediatriche all’anca.

L’ecografia pediatrica è un esame diagnostico a cui vengono sottoposti i neonati, di norma dopo il compimento del 60° giorno e prima del 90°, per verificare l’eventuale presenza di displasia evolutiva dell’anca.

La DCA è un difetto congenito che comporta la fuoriuscita della testa del femore dalla sede naturale o un cattivo funzionamento dell’articolazione dell’anca.

La displasia dell’anca è legata alla posizione che assume il feto all’interno dell’utero e colpisce soprattutto i bambini particolarmente grandi o quando il feto ha poco liquido amniotico a disposizione. Di norma, considerata la posizione del bambino all’interno del ventre materno, colpisce l’anca sinistra.

Se non diagnostica in tempo, la Dea può comportare problemi alla deambulazione del piccolo non appena comincerà a camminare.

Naturalmente, prima viene diagnosticata la patologia e maggiori sono le possibilità di guarigione, tenendo presente la maggiore duttilità delle ossa nei primi mesi di vita del bambino.

Come ogni esame ecografico, anche l’ecografia dell’anca è un esame indolore, che viene effettuato con l’utilizzo di una sonda che trasforma in immagini gli ultrasuoni restituiti.



ECOGRAFIA  MUSCOLO-TENDINEA (Muscoli e tendini)


L’ecografia muscolo tendinea è una forma di indagine diagnostica che, con l’ausilio di ultrasuoni, analizza nel suo insieme la struttura ossea ed i muscoli.

Come ogni esame ecografico, anche l’ecografia muscolo tendinea è un esame indolore e di facile esecuzione che, tra l’altro, non richiede al paziente una specifica preparazione.

Con una sonda multifrequenza, è possibile effettuare scansioni delle ossa, dei muscoli, dei tendini, dei legamenti, che restituiscono, su un monitor, immagini ben definite degli organi analizzati. Inoltre, si tratta di un esame molto utilizzato per analizzare lo stato di salute di arti che hanno subito forti traumi.